• Graphic
  • Visual
  • UI
  • Art
Loaded

Social Media per Freelance: 7 consigli per demolire le regole e costruire una presenza online che spacca

Post Image

L’idea che i social media siano solo uno strumento per “raggiungere più persone” è ormai obsoleta. Se pensi che basti postare foto perfette e citazioni ispiratrici per diventare un nome riconosciuto, sei nella direzione sbagliata. Oggi i social sono il terreno di battaglia per la tua identità professionale. E se sei un freelance, l’unico modo per farti notare è sparare alto, rischiare e smettere di seguire le regole dettate dai guru del marketing.

Se pensi che ci sia spazio per essere timido o cercare di piacere a tutti, hai sbagliato partita.

1. Dimentica il “perché” e inizia a chiederti: “Cosa voglio ottenere?”

Il “perché” è una domanda per i filosofi, non per i freelance. Il mercato non ha bisogno di un altro brand che parla di sé stesso come se fosse il salvatore del mondo. Siamo nel 2025: le persone non sono interessate al tuo messaggio se non ha un impatto immediato. Allora, invece di dirti che cosa “dovresti” fare, chiediti: Cosa voglio ottenere da questa piattaforma?
Sì, è egoista. Ma se non metti te stessa/o al centro del gioco, nessun altro lo farà. E il mondo non ha bisogno di più storytelling vuoto; ha bisogno di contenuti che funzionano, di brand che siano una minaccia per il sistema.

2. Smetti di fare content marketing e inizia a fare guerrilla marketing

Ti sei mai chiesto perché ti stai limitando a fare il “content marketing” con foto patinate e post che cercano di educare i tuoi follower? Il “content marketing” è un concetto che i professionisti ti vendono come una strada sicura, ma in realtà è un modo sicuro di non fare rumore. Vuoi davvero farti notare? Devi creare un disruptive marketing che faccia parlare di te. Fai un video che spacca, scrivi qualcosa che qualcuno troverà estremamente provocatorio, crea contenuti che sfidano l’ordine costituito. Fai emergere il tuo lato ribelle e non aver paura di dire le cose come stanno. La gente si ricorda di chi sfida il sistema, non di chi lo segue.

3. Autenticità non significa essere noiosi: sii cruda/o

Ti è mai stato detto che sui social devi essere “autentico”? Bene, il termine è stato abusato a tal punto che è diventato sinonimo di mediocrità. L’autenticità non è un selfie con una citazione sul fatto che “tutto accade per una ragione”. Essere autentici oggi significa non avere paura di mostrare chi sei veramente: senza filtri, senza falsi sorrisi e senza retorica. Mostra anche i fallimenti, le difficoltà. Ma fallo con una dose di cinismo, non di auto-compassione.

4. Smettila di pubblicare solo per pubblicare: crea un’esperienza, non un feed perfetto

Il feed perfetto è la trappola del novizio. Ti hanno insegnato che devi postare ogni giorno per mantenere viva la tua presenza, ma i numeri non sono tutto. Quello che conta davvero è l’esperienza che lasci ai tuoi follower. Quindi posta quando hai qualcosa da dire. Ma fai in modo che ogni post si inserisca in un contesto che inviti a riflettere, che spinga chi ti segue a fare qualcosa: reagire, commentare, agire. Le persone non vogliono vedere una sequenza di foto perfette che non dicono nulla. Vogliono sentirsi parte di qualcosa che cambia il gioco.

5. Abbandona il concetto di “target” e concentrati sul “filtro”

A chi interessa raggiungere un “target” perfettamente segmentato, quando puoi invece scegliere chi escludere? Inizia a pensare al tuo pubblico come un filtro, non come un pubblico da conquistare. La verità è che tu non hai bisogno di tutti. Hai bisogno delle persone giuste, quelle che capiscono il valore del tuo lavoro, quelle che sono disposte a pagare per quello che offri, non quelle che si “piacciono” perché sei la solita faccia che cerca approvazione.

Fai un filtro rigoroso. Crea contenuti che respingono chi non è allineato con il tuo messaggio. Non hai bisogno di numeri, hai bisogno di chi si riconosce nella tua visione, chi crede in quello che fai. E se quel pubblico è di nicchia, va benissimo: una nicchia affamata di valore è meglio di una massa di gente che scorre il feed distratta.

6. Non accontentarti di “engagement”, crea una rivoluzione

Oggi tutti parlano di “engagement”, ma il vero obiettivo non è fare numero, è creare una comunità che diventa un movimento. Se stai solo cercando di raccogliere like, allora sei un venditore di illusioni. L’obiettivo deve essere di catalizzare una reazione. Voglio che il tuo pubblico non si limiti a cliccare su “mi piace”, ma che entri in discussione, che parli di te anche quando non ci sei. Questo è il potere di una comunità che sta costruendo qualcosa, e tu sei la sua guida.

7. Monitora, analizza, ma non seguire mai i numeri senza senso

In molti ti diranno di “monitorare i risultati”, ma attenzione: non tutti i numeri sono importanti. Smettila di fissarti sul “cosa va bene” e inizia a chiederti cosa non funziona, dove c’è resistenza, dove puoi migliorare. Gli algoritmi sono mutevoli, ma la tua capacità di adattarti ai cambiamenti è ciò che ti renderà irresistibile. Non inseguire i numeri per il solo gusto di avere conferme. Sii disposta/o a fallire per evolverti più velocemente.


In sintesi, se vuoi fare davvero la differenza come freelance sui social media, devi smettere di seguirne le regole e iniziare a crearne di tue. Non c’è spazio per il “me too” in un mercato così saturo. Sii la persona che dà fastidio, quella che mette in discussione il sistema, quella che fa notare chi sta ignorando la realtà. La comunicazione non è solo vendere, è mostrare di cosa sei fatta/o, senza filtri, senza censure. E se qualcuno non ti apprezza? Non fa niente. Loro sono solo rumore di fondo.

Betta Cavalieri

@bettacavalieri_grafica

Sono una Visual e UI designer appassionata di business al femminile. Mi dedico allo studio e alla costruzione di brand e servizi, dalla progettazione di loghi allo sviluppo di strategie integrate social e web.

Prev
Come creare un logo che parli al cuore del tuo pubblico: guida passo dopo passo
Next
Design Thinking: non è magia, è metodo (ma un po’ di magia c’è)